ATTIVITà NELLE SCUOLE E UNIVERSITà
RETE DI SCUOLE PER LA PACE E LO SVILUPPO
Kenda in una delle sue aree di attuazione, educazione alla mondialità e alla pace, ha realizzato diversi progetti con scuole del Mediterraneo con l’obiettivo di potenziare il ruolo della scuola nella costruzione di una cultura per il dialogo e la pace.
IMMAGINI DAL MONDO
Le immagini possono essere utilizzate sia per percorsi nelle scuole che in occasione di specifici eventi di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità. Per il vernissage o il finissage è possibile organizzare: interventi dei volontari dell’organizzazione, percorsi guidati con
una descrizione delle immagini e dei contenuti, proiezioni di film, documentari e video di sensibilizzazione.
Se sei interessato ad esporre le foto e ad aiutarci a raccontare le storie delle persone che abbiamo incontrato, contattaci!
INCONTRI POSSIBILI
“L’obiettivo dell’iniziativa, portata avanti da un volontario barese [Claudio dell’associazione Kenda], è stato quello di creare “laboratori di pace” utilizzando svariati strumenti, il principale dei quali è stato lo sport e la pallacanestro in particolare. Grazie al basket si è permesso di attivare scambi sociali tra i due gruppi più rappresentativi quello israeliano-ebraico e quello arabo-musulmano e cristiano, trasmettendo i valori della pace, della fratellanza, dell’altruismo, dell’accoglienza e della condivisione. Il cammino, considerando i contesti storici, la geopolitica del Paese, che è iniziato a cavallo della fine degli scontri bellici israelo-libanesi e che nella Città rarissime sono le iniziative che hanno lo scopo di unire i due gruppi sociali, è stato abbastanza difficile, ma ha dato i risultati sperati. Si è costituito un gruppo misto stabile, formato da 40 ragazzi, di cui 20 che continueranno, con l’accompagnamento di attori locali, l’esperienza intrapresa, sia dal punto di vista sportivo che socio-formativo”.
ll Dirigente della Francesco d’Assisi, prof. Giuseppe Manuzzi, salutando calorosamente e ringraziando gli ospiti, ha sottolineato l’importanza del gioco nell’incontro tra persone come strumento di comunicazione e condivisione. I ragazzi modugnesi, dopo aver accolto i nuovi amici a suon di musica (primo fra tutti è stato eseguito l’”Inno alla gioia”), hanno ascoltato con interesse e stupore i racconti dei ragazzi israeliani che, pur sottolineando la drammaticità di un’esistenza vissuta in un clima di guerra e di conflitti, hanno messo in risalto il valore dell’amicizia, dello sport, del gioco, della famiglia nella loro vita.