KARIFEMME. SOSTENERE LA RESILIENZA DELLE DONNE PRODUTTRICI DI KARITÈ DELL’ALTA GUINEA
Con una superficie di 245.857 km² la Guinea è popolata da quasi 13 milioni di abitanti, distribuiti per il 40% in aree urbane e per il 60% in zone rurali.
In Alta Guinea vive il 15% della popolazione e, nonostante la vocazione agricola, l’insicurezza alimentare interessa il 14,8% degli abitanti a causa di un carente accesso a servizi primari, mercati e competenze. Qui l’attività mineraria contribuisce all’erosione dei suoli e spinge molte famiglie ad abbandonare le terre coltivate.
Le donne sono il cuore pulsante dell’agricoltura, ma fattori socio-economici quali analfabetismo, matrimoni precoci e limitato accesso alle risorse, le espongono ad una vulnerabilità maggiore, anche in filiere dall’alto valore aggiunto come quella del karitè. Sono proprio le donne a custodire il patrimonio sociale, economico ed ambientale del karitè, pianta spontanea che cresce in Alta Guinea all’interno di parchi e dai cui semi si ricava il famoso burro di Karitè. Le produttrici sono organizzate a livello di villaggio in unioni che, a loro volta, compongono la Federazione delle Unioni di Produttori di Burro di Karité (FUPROBEK). Grazie alla gestione collettiva, ai piccoli macchinari ed agli strumenti di cui alcune unioni si sono dotate, è stata migliorata l’offerta di burro, ma la domanda locale resta in buona parte insoddisfatta.
Il progetto “Karifemme”, cofinanziato dalla “Tavola Valdese” attraverso l’8×1000 e in partenariato con FUPROBEK, mira a rafforzare la resilienza delle donne nella filiera del karité in Alta Guinea e a promuovere uno sviluppo sostenibile, migliorando l’offerta di prodotti derivati dal karité nelle prefetture di Kankan e Mandiana e promuovendo un utilizzo responsabile dei parchi di karitè attraverso tre azioni fondamentali: dotazione di strumenti per la raccolta delle noci, di macchinari per la loro trasformazione e di materiale adeguato a conservare intatte le caratteristiche del prodotto finito; la formazione sull’utilizzo degli strumenti di produzione per circa 150 produttrici; la piantumazione di 200 alberi di Karitè.